Debolezza legamentosa

Debolezza legamentosa

la debolezza del legamento (o debolezza del legamento) è una condizione caratterizzata dal fatto che il legamento ha una tensione inferiore al normale a livello dell’articolazione; questa condizione è causa di instabilità più o meno accentuata dell’articolazione stessa.

La debolezza legamentosa è solitamente divisa in due tipi principali: debolezza legamentosa congenita (più comune) e debolezza legamentosa acquisita; nel primo caso il problema può essere ereditario o associato ad un’anomalia nello sviluppo del feto, mentre nel secondo caso il problema sorge dopo vari tipi di eventi traumatici.

Come accennato, la debolezza congenita dei legamenti è la più comune; più che patologia, la debolezza legamentosa dovrebbe essere considerata una caratteristica di alcuni soggetti che non ha nulla a che fare con problemi neurologici o muscolari.

Problemi di debolezza congenita dei legamenti

In alcuni casi, la debolezza dei legamenti può essere la causa di alcuni problemi più o meno importanti.

La displasia femoro-rotulea è un’anomalia nell’allineamento della rotula; Questa forma di displasia è una condizione patologica che può avere vari tipi di cause, inclusa la debolezza dei legamenti delle ali della rotula, che non riescono a mantenerla in asse con la troclea della coscia (formazione anatomica, la cui forma e funzione è in gran parte simile a una carrucola). p>

Ginocchio in varo e ginocchio in valgo: il legamento si trova spesso in soggetti affetti da ginocchio in varo o ginocchio in valgo.

Un ginocchio in varo è una deformità in cui la coscia e la gamba frontali appaiono deviate per formare un angolo ottuso medialmente aperto; Tra le varie cause del ginocchio in varo, c’è anche una debolezza del legamento collaterale esterno del ginocchio.

Il ginocchio valgo (chiamato ginocchio a forma di X) è invece una deformità in cui l’anca e la gamba sembrano essere deviate sul piano frontale in modo da formare un angolo ottuso aperto lateralmente; questa deformità può essere dovuta alla debolezza del legamento collaterale interno.

Lussazione brachiale: questa condizione si verifica quando, a causa della debolezza dei legamenti, l’articolazione della spalla non può più rimanere in posizione.

Lussazione congenita dell’anca. Per quanto riguarda la patogenesi di questo tipo di lussazione, nota anche come displasia dell’anca, sono due le teorie più credibili: la teoria della displasia acetabolare e la teoria della debolezza della flessione della capsula; secondo quest’ultimo, la debolezza legamentosa contribuisce allo spostamento della testa del femore.

La spondilolistesi degenerativa è una patologia caratterizzata dallo scorrimento anteriore della vertebra rispetto alla vertebra sottostante; di solito è visto a livello della colonna lombare nelle persone sopra i 50 anni. Le cause dello scivolamento sono in gran parte rappresentate da alterazioni causate da processi artritici che interessano le articolazioni posteriori e alterazioni degenerative del disco intervertebrale, talvolta associate ad anormale debolezza dei legamenti vertebrali.

Debolezza vincolante acquisita

La debolezza legamentosa può essere di origine post-traumatica (distorsioni, sublussazioni, lussazioni, ecc.).

Casi tipici di debolezza legamentosa acquisita sono, ad esempio, i casi associati a danni ai legamenti articolari delle caviglie. (il problema può riguardare le articolazioni tibiale e tibiale) e lesioni ai legamenti del ginocchio (lesioni ai legamenti, collaterale mediale, collaterale esterno, crociato anteriore e crociato posteriore).

Anche diversi tipi di lesioni articolari che coinvolgono l’articolazione della spalla possono indebolire i legamenti che fanno parte della spalla.

Debolezza associata: gravità e trattamento

La gravità della lassità legamentosa, di origine congenita o traumatica, può essere determinata utilizzando test diagnostici come la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica, nonché un esame fisico da parte di uno specialista.

La debolezza del legamento può essere tra È sia conservativa che chirurgica.

Nel primo caso si cerca di rinforzare la parte dell’articolazione non danneggiata; la stabilità articolare dipende infatti dalla sinergia dei sistemi nervoso legamentoso, muscolare e propriocettivo; quindi, in caso di debolezza dei legamenti, si cerca di compensare il problema rafforzando gli altri due sistemi.

Il trattamento chirurgico è riservato ai casi più gravi o in cui il trattamento conservativo non ha prodotto i risultati che sperava di ottenere. Esistono diversi tipi di interventi chirurgici che prevedono la sostituzione dei legamenti danneggiati, ci riferiamo al trapianto di legamenti autologhi (una tecnica utilizzata solo nei casi di debolezza dei legamenti associata all’articolazione del ginocchio), all’innesto allotrapianto (trapianto di legamenti da cadavere) e al trapianto di legamenti sintetici. / p>

In alcuni casi, al posto di un trapianto di legamenti, è possibile intervenire attraverso il materiale di sutura del tendine interessato dal problema; questo tipo di intervento chirurgico è comunemente usato per trattare i legamenti della cuffia dei rotatori.

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